Raccolta Differenziata: com'è la situazione Italiana?

La Raccolta Differenziata in Italia è diventata una realtà di tutti i giorni, grazie all'entrata in vigore del decreto legislativo n° 22 del 15 febbraio 1997 che ha lo scopo di:
1. Tutelare l’ambiente (riducendo  la quantità di rifiuti da smaltire in discarica);
2. Recuperare risorse;
3. Ridurre o, almeno, non aumentare la Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani (TARSU).
L'Italia è comunque molto indietro per quanto riguarda il riciclaggio di rifiuti, rispetto agli altri Paesi Europei. Infatti, mentre la Germania e gli altri Paesi nordici riciclano da una trentina d'anni e hanno raggiunto il 70% di recupero di rifiuti all'anno, in Italia fino a qualche anno fa ignorava l'esistenza e l'importanza della RD. L'Unione Europea ha divulgato un ultimatum all'Italia: se entro il 2016 il nostro Paese non si adeguerà all'UE, sarà obbligato a pagare sanzioni per 280 milioni di euro, dovuti a discariche non in regola, alle disastrose condizioni di Campania e Lazio e a una raccolta differenziata ancora troppo bassa. 
L'Italia viaggia a tre velocità: il Nord (sopratutto il Nord-Est) ha raggiunto il 65% di rifiuti riciclati; solo in alcune aree del Centro si ricicla quasi quanto il Nord; il Sud, a parte poche eccezioni, la differenziata è ancora una chimera.

Comuni Ricicloni - Legambiente

Gli Italiani devono capire che riciclare non è una perdita di tempo. Infatti senza RD, tutto ciò che buttiamo via finirebbe in discarica e sarebbe definitivamente sprecato, oltretutto inquineremo sempre di più, la RD consente di ridurre il numero di rifiuti destinati alla discarica e di abbattere i costi economici e sociali legati allo smaltimento. Grazie al riciclo le risorse naturali saranno risparmiate, senza dubbio i vantaggi per l'ambiente e l'economia sono enormi. La RD è una scelta di rispetto dell'ambiente, della natura e del prossimo, è segno di civiltà e garantisce l'aumento della qualità di vita nelle città.