15 ago 2020

Riapertura scuole: tensioni tra il Cts e le associazione dei Presidi

Manca solamente un mese alla riapertura dell'anno scolastico 2020/2021 e ancora non si è riusciti ad arrivare a un accordo definitivo su distanziamento e uso corretto delle mascherine a scuola.

Attualmente i nuovi casi di contagio da Covid-19 registrati sono 574. Un numero abbastanza considerevole e preoccupante per l'OMS che, nel caso in aumentassero nel mese in corso, potrebbe far pressioni per rimandare la riapertura delle scuole. La situazione mondiale preoccupa. Oggi, in Italia, è stato il primo giorno di test obbligatori per chi torna da Grecia, Croazia, Malta e Spagna. Situazioni difficili anche in altri Stati Europei e non, come Germania, Spagna e Russia.

Tensioni tra il Cts e le associazione dei Presidi. Questi ultimi lamentano una scarsa comunicazione per quanto riguarda la possibilità di riapertura scolastica già dal mese prossimo. Se fino a qualche mese fa ci si domandava come rispettare il distanziamento di 1 metro tra un alunno e l'altro, oggi il Cts ha affermato che non sarà necessario il distanziamento ma obbligatorio solamente l'uso della mascherina. I Presidi, confusi da queste affermazioni, hanno dichiarato che: «Pensavamo vivere in una tragedia, e invece era una commedia: Tanto rumore per nulla». Secondo il Cts, quindi, la scuola potrà ripartire anche senza il mantenimento del distanziamento, in attesa dell'arrivo dei nuovi banchi da adottare


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