11 nov 2013

Fukushima: notevoli conseguenze per i prossimi 20 anni

Uno degli ultimi disastri più intensi e più pericolosi a livello mondiale è stata l’esplosione in Giappone della centrale nucleare di Fukushima - chiamata Fukushima Dai-ichi - avvenuta pochi anni fa a seguito del terremoto e del maremoto del Tōhoku dell'11 marzo 2011.
Pochi giorni dopo l’esplosione, l’Aiea – Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica - ha classificato l’accaduto come un incidente di quarto grado della scala internazionale Ines, cioè “un incidente nucleare con conseguenze locali”; ciò significa che vi è stato solamente “un rilascio minimo di materiale radioattivo”.
Peccato che, il governo giapponese e l’Aiea, abbiano sbagliato a classificare il disastro. Infatti il 21 Marzo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che i danni causati dall’esplosione sono molto più gravi di quanto si pensasse, sia a livello ambientale e sia a livello salutale.



Infatti, a distanza di due anni si contano ancora i danni del disastro di Fukushima: il pesce radioattivo è stato causato dalle acque inquinate, allarmando la popolazione del luogo. Non solo il pesce ma anche gli ortaggi e la frutta riscontrano una maggiore radioattività di circa 18 volte superiore rispetto ai valori normali. Per non parlare dei bambini e neonati che raffrontano anche oggi problemi di malformazione e vari tipi di malattie.
Secondo gli ultimi aggiornamenti sono state riscontrate ingenti dosi di radiazioni nelle acque del Pacifico. Il rischio di contaminazione per il pesce, quello che finisce anche sulle nostre tavole, è altissimo. Anche in Italia c’è la paura che il pesce preso nelle zone del Pacifico possa entrare nei nostri corpi. Tra le specie di pesci più a rischio e da evitare ci sono i tonni rossi, considerati come dei “vettori di diffusione di radionuclidi”.
Quello che tutt’oggi c’è nella centrale di Fukushima è pauroso. Il livello di radiazioni è così alto che potrebbe uccidere una persona in soli quattro ore di esposizione.
La natura e la pericolosità della contaminazione di Fukushima, tuttavia, non può propriamente essere comparata a quella del disastro di Chernobil. Questo perché la contaminazione causata dal disastro di Fukushima è di natura sotterranea, e per prevenire il surriscaldamento dei noccioli e delle piscine di stoccaggio, è necessaria una continua immissione di acqua di raffreddamento nel sottosuolo attraverso le crepe causate dal terremoto. Una seconda differenza tra i due disastri è che, rispetto a Chernobil, a Fukushima la contaminazione continuerà per circa 10-20 anni riversandosi continuamente nelle acque e nel sottosuolo, provocando ingenti danni che saranno visibili ai nostri occhi.


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