16 giu 2022

DAIRET, il nuovo algoritmo per la prevenzione della Retinopatia diabetica

DAIRET (Diabetes Artificial Intelligence for RETinopathy) è un'importantissimo strumento di intelligenza artificiale che mira allo screening di primo livello della retinopatia diabetica. Si tratta di una complicanza del diabete, che riguarda il 30 per cento delle persone con la malattia; se non diagnosticata tempestivamente può causare gravi danni alla vista, fino alla cecità. Il nuovo algoritmo messo a punto da Retmarker è stato messo in esame ed eseguito su 85 pazienti della popolazione seguita presso gli ambulatori diabetologici della Asl Torino 5. 

"Lo studio condotto dall’équipe diabetologica della Asl To 5, che ha adottato tale percorso di screening nella pratica ambulatoriale, ha dimostrato un'elevata efficacia dell’algoritmo nel rilevare i casi lievi e moderati di retinopatia, con un rapporto di sensibilità, ossia di capacità di individuazione dei casi, pari al 91,6 per cento per la retinopatia lieve e al 100 per cento per la retinopatia moderata. Anche la specificità del test, cioè la capacità di identificare correttamente i soggetti sani, è risultata molto alta, con un rapporto di specificità pari a 82,6 per cento, quindi con basso tasso di falsi positivi", viene riportato sul sito di infornazione scientifica Diabetes & Obesity International Journal. Entusiasta tutto il team che ha partecipato allo studio, tra cui Carlo B. Giorda, Direttore della Diabetologia territoriale della Asl Torino 5 e coordinatore dell’équipe, il quale ha spiegato che l'algoritmo DAIRET si è mostrato efficace e utile nell’effettuare una prima diagnosi di presenza o assenza di retinopatia e nel riconoscere lesioni elementari a carico della retina. Il nuovo strumento è molto sensibile anche per le forme più lievi di retinopatia. "Ciò è fondamentale perché, se è vero che la diagnosi delle forme avanzate necessita poi di un intervento quasi esclusivo dell’oculista, la scoperta di retinopatia lieve permette al diabetologo di agire subito, aggiustando la terapia per il diabete o modificando lo stile di vita della persona, prevenendo allo stesso tempo il peggioramento della complicanza", aggiunge Alberto Piatti, responsabile della Oculistica territoriale della Asl Torino 5 e primo autore della ricerca.

DAIRET, una speranza per il futuro

Questi risultati potrebbero orientare i clinici a considerare l’introduzione di una pratica semplice e vantaggiosa per scongiurare o limitare i pericoli dovuti a una complicanza oculare. "È importante, tuttavia, sottolineare come Dairet si limiti a dare una indicazione di sospetta o non sospetta presenza di lesione retinopatica e non costituisca refertazione con valore medico-legale", conclude Marco Vespasiani, General manager di Meteda.

Nessun commento:

Posta un commento

Ditemi la vostra! Grazie :)