14 nov 2013

Giornata Internazionale dello Studente

Il 17 Novembre è la “Giornata Internazionale dello Studente". 
Perché è stata scelta proprio questo giorno? Questa data ricorda principalmente il 17 Novembre di tre distinti anni del secolo scorso, in cui gli studenti furono soggetti a violente repressioni, ma furono anche le forze motrici che portarono a grandi cambiamenti nell'assetto politico e sociale di alcuni Stati europei. 

17 Novembre 1939: questa data commemora l'eccidio nazista avvenuto a Praga ai danni degli studenti che portavano avanti numerose proteste contro l'occupazione tedesca. Tutto iniziò da una manifestazione anti-nazista avvenuta il 28 Ottobre, durante la quale un giovane studente universitario, Jan Opletal, fu colpito da un colpo d'arma da fuoco all'addome e morì l'11 Novembre a causa della ferita riportata. Nel giorno del funerale, il 15 Novembre, molti studenti manifestarono e usarono la triste occasione per un'altra manifestazione anti-nazista. In risposta a ciò i nazisti chiusero tutte le università e deportarono più di 1200 gli studenti nei campi di concentramento. Il 17 Novembre in nove, tra studenti e professori, considerati come fautori della rappresaglia, furono giustiziati senza alcun processo.

17 Novembre 1973: giornata in cui la Grecia vede una svolta alla sua situazione politica, per merito delle proteste. Infatti, nel 1967, venne condotto un colpo di stato con il quale si instaurò un regime, il Regime dei Colonnelli, che per sette anni dettò legge nel territorio greco. Vi era un rigido coprifuoco, non si poteva camminare più di due persone insieme, era vietato perfino ascoltare determinati cantanti e, come si può facilmente immaginare, non vi era alcuna libertà di stampa e pensiero. Gli studenti del Politecnico di Atene, dopo essersi barricati e aver costruito un sistema radio con le attrezzature che gli studenti avevano trovato nei laboratori, cominciarono a trasmettere messaggi a favore della democrazia e contro il regime: "Psomi, paideia, Eleftheria!", "Pane, istruzione e Libertà". Queste parole  divennero lo slogan del movimento. La protesta degli studenti contro la giunta militare raggiunse il culmine il 17 novembre in cui la polizia e i militari dell’esercito ateniese, armati e attrezzati di carri armati, ruppero i cancelli del politecnico e trucidarono molti degli studenti. Solo l'anno successivo il popolo sarebbe riuscito a cacciare la giunta. 

17 Novembre 1989: in Cecoslovacchia, sotto il regime comunista, gli studenti furono i promotori della rivoluzione, chiamata Rivoluzione di Velluto, e del rovesciamento del regime. Tutto ebbe inizio il 16 novembre 1989 con una manifestazione pacifica a Praga organizzata dagli studenti in occasione della Giornata Internazionale degli Studenti, in cui presentarono le proprie richieste per una riforma educativa. Il giorno dopo, sempre a Praga, si radunarono più di 50.000 persone per una manifestazione pacifista. I manifestanti, che reggevano striscioni e cantavano cori anti-comunisti, vennero percossi violentemente dalla polizia. Tale evento scatenò una serie di proteste popolari dal 19 novembre fino alla fine di dicembre, contro il regime del Partito Comunista.
Queste date sono la testimonianza di quanto si sia dovuto soffrire per riuscire a conquistare la libertà.


Ogni 17 Novembre si cerca di ricordare tutti gli studenti che versarono lacrime e sangue per la libertà, una libertà che, soprattutto al giorno d'oggi, viene soppressa e raggirata in modo subdolo, facendo credere a tutti noi di essere liberi, anche se in realtà non siamo altro che schiavi. I ragazzi del '39, del '73, dell'89 e non dimenticandoci del 68, sono riusciti ad ottenere ciò che volevano per il loro Stato e il loro ricordo deve darci la forza di continuare a lottare per i nostri ideali.


Nel sito ufficiale della Giornata dello Studente (http://www.17novembre.it/) potete trovare tutti gli eventi, le manifestazioni, i cineforum che ci saranno nelle varie città italiane. 

2 commenti:

  1. Il fatto che Praga ricorra per ben due volte nella lotta per la libertà è significativo di quanto giovani forze di questo Paese abbiano raggiunto il loro obiettivo fungendo da miccia per l'esplosione di rivolte popolari e culturali, che hanno dato una svolta al riscatto dalla dittatura sovietica. Per questo ai due eventi studenteschi io ne aggiungerei un terzo, avvenuto tra i due, di non minore importanza e cioè la "Primavera di Praga" di Dubcek, durante la quale, dopo la repressione sovietica, vi è il sacrificio il 16 gennaio 1969 di un altro studente praghese Jan Palach, che la dice lunga sulla fierezza e la determinazione esemplare del popolo tutto di questo coraggioso Paese. Indubbiamente, dopo la caduta del muro di Berlino, a cui è stata data una poderosa spallata proprio dagli avvenimenti precitati, si è respirato per qualche tempo in Europa un vento liberatorio dall'oppressione sovietica, che aveva dato l'impressione di un definitivo raggiungimento della libertà e della democrazia nell'intero continente, appena per qualche decennio. Ma, ahimè, un'altra dittatura era dietro l'angolo quella del capitalismo selvaggio, nel quale l'economia keynesiana è stata travolta dalle speculazioni finanziarie delle banche e delle loro complici società di rating made in USA, per cui, come ha citato amaramente l'estensore dell'articolo, oggi siamo diventati più schiavi di ieri. Quindi, i giovani d'oggi e solo loro possono, secondo me, porre rimedio come in passato a questa nuova odiosa oppressione, che avvilisce sopratutto il loro presente, ma, ancor più il loro futuro.

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